In cosa consiste il trapianto delle piante?
Il trapianto è un vero e proprio spostamento della pianta da un terreno all’altro, così da esporne le radici a sostanze nutritive più ricche o salvare il vegetale da un’area prossima alla distruzione.
Ovviamente la fase di trapianto delle piante è molto delicata e inevitabilmente comporta effetti di stress della coltura sia a livello ambientale, sia a livello nutrizionale.
La cosa quindi fondamentale, dunque, è fare in modo che la coltura reagisca positivamente, evitando che s’indebolisca e si verifichino, inevitabilmente, delle perdite soprattutto sulla produzione.
È inutile dire che ci sono delle piante che non soffrono il trapianto, perché infatti non è così.
Lo stress da trapianto può colpire tutte le piante.
Quali risultati si possono ottenere con il trapianto delle piante?
Ci sono specie che sono più sensibili e queste sono sicuramente le rampicanti erbacee, ma anche le piante legnose adulte o anziane o di grandi dimensioni, come ad esempio l’acero. Anche le piante appena germogliate sono quelle più predisposte ad essere colpite. Se molte specie soffrono, ce ne sono altre che proprio non riescono a sopportarlo, come il caso delle peonie, per le quali la collocazione scelta in giardino deve essere definitiva. Anche l’edera, i papaveri, le carote, il sedano e i ravanelli non riescono proprio a digerire la parola trapianto. È giusto sapere quali sono i primi segnali che ci balzano all’occhio quando le nostre piante subiscono questi traumi. I primi momenti, dopo aver effettuato il trapianto, e nella precisione le per le prime due-tre settimane seguenti, le piante arrestano la crescita e l’emissione di nuove foglie, germogli oppure fiori, rimanendo letteralmente “ferme”. Dopo questo periodo di transizione però, se l’esemplare è sano e sta bene e si è adattato, riprende a crescere e fiorire con più vigore di prima. Quello che si nota maggiormente nelle piantine da orto è un appassimento che dura in genere fino a una settimana. È opportuno eseguire il trapianto nei momenti consigliati, per facilitare così l’adattamento. In primavera-estate è consigliato il trapianto per i rinvasi, autunno e giornate meno rigide dell’inverno per la messa a dimora in piena terra. Inoltre, è meglio non rinvasare né trapiantare una pianta con una malattia, ad esempio una parassitosi delle foglie in corso poiché lo stress sarebbe troppo elevato da sopportare.
In linea di massima lo stress da trapianto delle piante è transitorio e non causa danni irreversibili. In molti casi, può perdurare la stasi di crescita, seguita anche da un appassimento prolungato e da un deperimento della pianta stessa; ciò che va fatto è ricercare se sono stati commessi errori nell’esecuzione del trapianto delle piante. Ovviamente per ridurre al minimo il rischio di non successo, è opportuno eseguire le operazioni nel periodo più adatto come indicato, su piante sane, eseguendolo in maniera corretta.
Inoltre, ci sono altri piccoli ma efficienti accorgimenti utili da seguire, che ci potranno aiutare a fare adattare al meglio la nostra pianta.
Da questo momento abbiamo tutte le indicazioni e le accortezze necessarie per eseguire un trapianto in piena autonomia e in modo corretto, è da ricordare che molte volte queste operazioni vengono effettuate proprio per il bene della pianta stessa; quindi, farlo al meglio è solo un nostro dovere.
SOS® TRAPIANTO E RADICI
PRODOTTO SPECIFICO GRANULARE PER IL TERRENO
INOCULO DI FUNGHI MICORRIZICI
Contenuto di micorrize..............................................0,1 %
Contenuto di batteri della rizosfera..............1 x 107 UFC/g
Contenuto di trichoderma.............................1 x 105 UFC/g
Coformulanti terpenici naturali...................................5 %
Il prodotto non contiene organismi
geneticamente modificati ed organismi patogeni
(salmonella, coliformi fecali, mesofili aerobici
e uova di nematodi)
MATERIE PRIME:
Inoculo di funghi micorrizici.
Non disperdere il contenitore nell’ambiente
Evitare il contatto con gli occhi e con la pelle
CARATTERISTICHE:
È un prodotto microgranulare a base di micorrize e batteri della rizosfera. Questo prodotto, favorisce e orienta la proliferazione nel terreno dei microrganismi utili allo sviluppo delle piante.
Il prodotto migliora la fertilità, le caratteristiche fisiche, chimiche e biologiche del suolo in quanto favorisce la degradazione della sostanza organica rendendo gli elementi insolubili in nutrienti prontamente assimilabili dalle piante, pertanto garantisce un’eccellente crescita e sviluppo delle colture.
Il prodotto può essere impiegato, localizzato alla semina al trapianto e alla rincalzatura, su tutte le colture orticole, industriali, floricole e frutticole in cui si ritenga vi possano essere problemi di crescita e sviluppo delle radici.
In hobbistica, vivaismo e giardinaggio, il prodotto può essere distribuito sulla superficie del terreno (o dei vasi) con successiva innaffiatura alla dose di 10-15 g/m2.
DOSI E MODALITÀ DI IMPIEGO:
Colture Localizzato alla semina
o al trapianto g/100 m2
Barbabietola da zucchero 150-300
Girasole, Riso 300-600
Grano, Colza, Cereali 200-600
Mais, Sorgo 300-600
Soia 150-250
Pomodoro 300-600
Tabacco 300-600
Ortive in pieno campo e serra 200-400
Arboree 400-600
Dopo caduta delle foglie
localizzato e interrato
Terricciati 300-400 g/m3
Colture floricole 200-300
AVVERTENZE:
Utilizzare soltanto in caso di bisogno riconosciuto.
Non superare le dosi appropriate.
Temperatura di stoccaggio: da 0° C + 30° C.
In caso di fuoriuscita del prodotto usare materiali assorbenti (sabbia, segatura, ecc). Evitare stoccaggi precari.
Non è un fertilizzante - non è un fitofarmaco.